Working paper del REPEC sul patrimonio culturale, materiale e immateriale
World Heritage List: Does It Make Sense? – Bruno S. Frey – Lasse Steiner – Center for Research in Economics, Management and the Arts
La lista del Patrimonio dell’Umanità: qual è il suo senso?
Abstract: La lista del Patrimonio dell’Umanità è benefica quando i siti interessati sono ignorati dalle autorità nazionali, non sfruttabili commercalmente, e dove vi sono risorse finanziarie inadeguate per la loro protezione, ovvero non vi sono le capacità politiche e tecniche per gestirle in modo appropriato. Alternative di mercato o l’utilizzo delle liste nazionali dei beni soggetti a conservazione possono rivelarsi benefiche quando i siti interessati sono già popolari, il mercato funziona bene e l’inclusione nella Lista non genera un turismo di massa distruttivo.
World heritage: Where are we? An empirical analysis – Bruno S. Frey – Institute for Empirical Research in Economics – IEW
Patrimonio mondiale: a che punto siamo?
Abstract: Viene proposto un esame empirico della Lista del Patrimonio Mondiale, il cui scopo dichiarato è proteggere il patrimonio natrale e artistico. Si approccia la lista tenendo presente lo sbilancio tra continenti e nazioni e confrontandola con un’ipotetica distribuzione considerata “equa” in relazione a vari punti di vista. Ne emerge che la distribuzione della Lista non riflette la distribuzione della popolazione o del reddito pro capite e se ne traggono considerazioni.
Enhancing the valorisation of UNESCO World Heritage Sites: a Pigouvian Approach – di Enrico Bertacchini, Donatella Saccone, Walter Santagata, Università di Torino, 10/2009 Valorizzazione dei siti del Patrimonio Mondiale UNESCO
Abstract: Obiettivo dello studio è l’analisi della situazione di squilibrio economico che colpisce alcuni siti del Patrimonio Mondiale in relazione alla loro conservazione e alle risorse disponibili per la loro valorizzazione. Viene proposto un meccanismo di analisi operante in tre fasi. La prima fase fornisce un approccio obiettivo circa le necessità e le diversità che caratterizzano i diversi siti. La seconda fase presenta approcci di valorizzazione basati sul turismo culturale. La terza fase analizza un meccanismo fiscale che colpisce il turismo e permette la ridistribuzione su scala regionale. Il lavoro qui presentato è un contributo alla crescente letteratura economica sul patrimonio mondiale.
Tourism Specialization and Economic Development: Evidence from the UNESCO World Heritage List, Arezki, Rabah – Cherif, Reda – Piotrowski, John, Università di Monaco di Baviera, 07/2009
Specializzazione del turismo e sviluppo economico: evidenze dalla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO
Abstract: Il lavoro analizza se la specializzazione turistica è una strategia percorribile per lo sviluppo. A tale scopo viene stimata la crescita per varie Nazioni e si introduce uno strumento di analisi per il turismo basato sulla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Emerge che c’è una relazione positiva tra la specializzazione turistica e la crescita economica. Un incremento di un’unità della deviazione standard della quota del turismo nelle esportazioni porta 0,5 punti percentuali di crescita annua. Lo studio dimostra questa affermazione.
Mechanisms to capture economic values of marine biodiversity: The case of Tubbataha Reefs UNESCO World Heritage Site, Philippines Subade Rodelio F – Marine Policy – 03/2007
Meccanismi per catturare il valore economico derivante dalla biodiversità marina: il caso di Tubbataha Reefs – sito patrimonio mondiale UNESCO nelle Filippine
Abstract: questo studio analizza il valore economico connesso con la barriera corallina di Tubbataha (Filippine) evidenziando che il valore creato dalla conservazione eccede il costo sostenuto. I meccanismi di creazione del valore sono discussi in modo approfondito.